Muta vocale: come cambia la voce nei giovani cantanti
Durante lo sviluppo maschi e femmine cambiano la voce, che rispetto ai registri infantili si fa più grave. Si tratta di un momento molto delicato, soprattutto per i bambini e le bambine che cantavano prima dello sviluppo e che vogliono continuare a cantare anche dopo l’ingresso nell’adolescenza. Approfondiamo dunque il tema delicato e affascinante della muta vocale per le persone che cantano.
Cos’è la muta vocale
La muta vocale è quel fenomeno di trasformazione della voce che avviene, durante lo sviluppo sessuale, a causa dello stiramento delle corde vocali per via dell’allungamento della laringe. Avviene diversamente in maschi e femmine, in modo decisamente più rilevante nei primi. Le femmine cambiano voce in un periodo compreso tra un anno prima del menarca e due anni dopo lo stesso, dunque a partire dai 9-10 anni di età fino ai 14-15 anni. Nei maschi invece il processo è più tardivo e più lungo: inizia intorno ai 10 anni e può finire anche a 18.Quando i maschi cambiano la voce
La muta vocale è dunque un processo piuttosto lungo e diverso tra maschio e femmina. Per le femmine la trasformazione è più rapida e provoca un abbassamento di due o tre toni; per i maschi, invece, si tratta di un processo lento e radicale, che li porta a un abbassamento di circa due ottave rispetto alla voce infantile. In quest’ultimo caso, il cambio di voce passa attraverso un periodo di assestamento durante il quale si verificano i tipici sbalzi di voce dal registro grave al falsetto (shift di registro), rotture della voce (breaks), disfonia. Si tratta di un periodo delicato, sia per la salute della voce sia per il benessere psicologico dell’adolescente, che potrebbe vivere con difficoltà o imbarazzo queste nuove trasformazioni.Cantare durante il cambio di voce
Nella voce cantata i disturbi sono, in un primo periodo, meno evidenti e più precoci nel maschio che ha di partenza una voce più bassa e canta nel registro di contralto, a differenza che nella femmina e nel maschio, che hanno una voce più alta e da soprano. Una cosa interessante è che con lo sviluppo la voce cantata subisce una sorta di rovesciamento speculare: i maschi soprano diventano baritoni o bassi, mentre i maschi contralto diventano tenori. Lo stesso si verifica per le voci femminili: le bambine soprano diventano donne mezzosoprano o contralto, le bambine contralto diventano soprano. Il periodo di voce bianca nel canto è più breve nei maschi, evidentemente, perché le difficoltà maggiori riguardano inizialmente l’emissione del registro acuto. In seguito la difficoltà si estende al registro centrale, al punto che in questo periodo non è più possibile praticare il canto corale.Consigli di canto durante lo sviluppo
L’apparato fonatorio maschile è estremamente delicato in questo periodo. Tuttavia, non è vietato cantare: l’importante è che l’esercizio canoro sia delicato e pensato per le specifiche esigenze dell’età. Anche quello femminile, certamente, necessita di cura e attenzione. In generale bambini e bambine che cantano devono essere accompagnati in questo percorso di trasformazione senza strappi e forzature, ma aiutandoli ad acquisire consapevolezza e dimestichezza con uno strumento che cambia e che ha bisogno di molta cura. Gli esercizi canori nella fase puberale dovrebbero essere:- di breve durata;
- di tessitura limitata ad evitare gli estremi limiti e, soprattutto, la zona del passaggio di registro;
- di intensità adeguata, mantenendosi sul mezzoforte, che è l’intensità meno traumatizzante per le corde vocali.