Psicologia della competizione: come la pressione e la competizione possono influenzare le performance dei musicisti
Che effetto hanno le competizioni e le esibizioni pubbliche sulla nostra psicologia? Quando siamo portati a confrontarci tra noi, magari nel contesto di un concorso musicale, la nostra mente è posta sotto la pressione di un intreccio di motivazioni, emozioni e reazioni comportamentali. In ambito musicale, del resto, il momento dell’esibizione è centrale e non di rado questi momenti sono caricati anche di una tensione competitiva. Dai primi saggi di fine anno ai concorsi internazionali per professionisti, il musicista è costantemente sottoposto al giudizio e alla valutazione. Questo è ancora più vero quando parliamo di concorsi musicali o talent show come JE SO PAZZO Music Festival, il premio musicale per esordienti che vede nella sana competizione un momento di crescita musicale irrinunciabile.
La grande domanda è: come influisce la competizione sulla performance? Offre un incentivo per dare il meglio di sé o crea un’ansia da prestazione che può ostacolare l’artista?
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Ansia da esibizione: sintomi e cause
I sintomi dell’ansia da esibizione possono variare notevolmente tra gli individui. Mentre alcuni possono sperimentare manifestazioni fisiche, come tremori, palpitazioni, sudorazione eccessiva o bocca secca, altri potrebbero affrontare sfide psicologiche, come pensieri intrusivi, preoccupazioni riguardo possibili errori o intense paure di un giudizio negativo.
Questi sintomi possono emergere nei giorni o nelle settimane che precedono l’esibizione, crescendo fino al momento dell’evento: è proprio per questo che l’ansia da esibizione può rappresentare un grande ostacolo per la buona riuscita della performance. Alcuni musicisti arrivano, infatti, a sperimentare una sorta di “blocco mentale” proprio mentre sono sul palco, dimenticando temporaneamente parti della loro performance.
Le radici dell’ansia da esibizione possono essere complesse e multifattoriali. Se per alcuni è il ricordo di esperienze passate a generare ansia, per altri si tratta di una tendenza al perfezionismo che diventa controproducente.
Concorso canoro e talent show: attenzione all’ansia
Questi eventi possono essere un terreno fertile per l’ansia da esibizione, soprattutto perché la posta in gioco è alta. In un talent show, per esempio, non solo c’è la pressione di esibirsi al meglio, ma c’è anche la consapevolezza che ogni mossa, ogni espressione, viene osservata e giudicata.
È anche interessante notare come la struttura stessa di questi eventi possa influenzare la performance. L’ambiente, le luci, il pubblico, la presenza delle telecamere: tutti questi elementi possono contribuire a un senso di sovraccarico sensoriale.
La cultura della competizione nel mondo musicale, in particolare in contesti come concorsi musicali o talent show, può ulteriormente amplificare queste paure. L’idea di essere costantemente valutati, giudicati e comparati può alimentare il senso di insicurezza.
Come la competizione può migliorare o peggiorare una performance
La competizione, in molte situazioni, può effettivamente spingere un individuo a superare i propri limiti. Può agire come un incentivo, spingendo il musicista a dedicare più ore alla pratica, a cercare nuove tecniche e a esplorare nuovi repertori.
Tuttavia, la competizione può essere anche dannosa per la serenità, compromettendo l’esibizione stessa. L’ossessione per la perfezione, la paura del giudizio, la tendenza a confrontarsi costantemente con gli altri possono creare un ambiente tossico. Invece di focalizzarsi sulla propria crescita e sull’espressione artistica, il musicista potrebbe finire per focalizzarsi esclusivamente su come battere gli avversari.
Strategie per gestire la pressione in un contesto musicale
La chiave per gestire l’ansia e la pressione in un contesto competitivo risiede in una combinazione di preparazione mentale, fisica ed emotiva:
Preparazione tecnica: Un’adeguata pratica e preparazione tecnica possono fornire una solida base di fiducia. Se siamo sicuri di ciò che sappiamo fare, se sappiamo di aver dato il massimo, molto probabilmente avremo meno ansia di essere giudicati negativamente.
Preparazione mentale: Tecniche come la visualizzazione, la meditazione e il rilassamento possono aiutare a calmare la mente e a concentrarsi sulla performance. Ogni persona può trovare le proprie strategie psicologiche per ridurre l’intrusività dei pensieri negativi. Partendo da una, fondamentale, consapevolezza: ciò che conta davvero è il nostro percorso di crescita e il processo di arricchimento personale. Esperienze preziose, che nessuno può giudicare.
Gestione delle aspettative: È essenziale imparare a gestire le proprie aspettative e a sviluppare una mentalità di crescita. Ciò non significa vivere la vita come un’eterna competizione, ma vedere gli errori e le sconfitte come opportunità di apprendimento.
Rete di supporto: Avere una rete di colleghi, insegnanti e amici che offrono supporto e incoraggiamento può fare una grande differenza nel modo in cui si affrontano le pressioni competitive.
Il concorso musicale per cantanti e musicisti esordienti JE SO PAZZO Music Festival è l’occasione migliore per mettersi alla prova e accettare la sfida in un ambiente costruttivo, capace di accompagnare e valorizzare la crescita di ognuno. Anche perché masterclass, workshop e giuria sono affidati ai grandi nomi della musica italiana, come Adriano Pennino, Fausto Cogliati e Clementino.