Incontra Mogol: biografia e curiosità del paroliere della canzone italiana
È uno dei grandi protagonisti della storia della musica italiana, i suoi testi hanno segnato la fortuna di cantanti indimenticabili e il suo genio ha continuato a guidare la scoperta di nuovi talenti musicali nel panorama italiano: Mogol è davvero un punto di riferimento per la musica italiana, e non è un caso che molti giovani cantanti continuino a cercare la possibilità di incontrare Mogol o partecipare a un talent con Mogol in giuria. E Mogol è proprio uno dei grandi maestri che collaborano con JE SO PAZZO Music Festival, il più importante festival e concorso per artisti emergenti. Scopriamo dunque vita e curiosità su Mogol.
Gli artisti stanno al passo, cercando di seguire l’onda dei tempi e magari di precederla. Ma il vero segreto della modernità di un pezzo, della sua capacità di andare virale su TikTok o di diventare un classico immortale, risiede nella produzione musicale. Ma cosa vuol dire produrre un pezzo?
Mogol: gli inizi della carriera
Giulio Rapetti, noto come Mogol, è nato a Milano il 17 agosto 1936. Paroliere cresciuto a pane e musica, la sua fama è indissolubilmente legata al nome di Lucio Battisti, per il quale ha scritto celebri canzoni considerate tra i più grandi classici della musica italiana. Senza dubbio uno dei più grandi parolieri e scrittori di testi della storia, Mogol ha scritto più di 1500 canzoni.
Cresciuto immerso nell’ambiente musicale, grazie al padre dirigente della casa discografica Ricordi, Mogol ha iniziato la sua carriera come editore proprio presso la Ricordi, lavorando al fianco del padre Mariano. Affianco al lavoro da editore, Mogol scopre giovanissimo il talento per la scrittura dei testi, da lui definito come “un dono”. E le conferme non tardano ad arrivare: il suo primo grande successo è avvenuto nel 1960 con “Non dire I cry”, cantata da Tony Renis. Ma è nel 1961 che la sua canzone “Al di là”, cantata da Luciano Tajoli, vince il Festival di Sanremo, proiettandolo sotto i riflettori delle case discografiche. Già nel 1963 Mogol vince di nuovo il Festival di Sanremo con “Uno per tutte”, cantata da Tony Renis.
L’incontro tra Mogol e Battisti
L’incontro della vita arriva nel 1965, quando un ancora sconosciuto Lucio Battisti si trasferisce a Milano e fa un provino con la casa discografica Ricordi: al musicista Battisti viene assegnato un paroliere per comporre le sue canzoni, Mogol. E fu proprio Mogol a convincere Battisti a cantare poiché lui, viceversa, avrebbe voluto fare soltanto il compositore. Insieme non si limitarono a scrivere le canzoni cantate da Lucio Battisti, ma anche quelle di grandi artisti come Equipe 84, Dik Dik, Mina e Patty Pravo. Mogol e Battisti collaborarono per creare brani iconici per quindici anni: loro partnership raggiunse il massimo livello di creatività con l’album “Umanamente uomo: il sogno” fino a terminare con “Una giornata uggiosa” pubblicato nel 1980, anno della loro separazione.
La rottura tra Mogol e Battisti
Ricostruire le cause della fine del sodalizio tra Mogol e Battisti è difficile. Uniti da un rapporto artistico e umano speciale, i due grandi personaggi hanno avuto anche qualche divergenza e, stando ai racconti dello stesso Mogol, la decisione di prendere strade diverse maturò per ragioni legate ai diritti d’autore. Dopo la separazione con Battisti, Mogol ha lavorato con Riccardo Cocciante, Gianni Bella, Mango, Gianni Morandi e Adriano Celentano, continuando a scrivere grandi capolavori della musica leggera italiana.
La nascita del CET
Nel 1992 Mogol dà via a un progetto destinato a lasciare il segno nella produzione musicale in italia: la fondazione ad Avigliano Umbro del CET – Centro Europeo di Toscolano, un’associazione per lo sviluppo della cultura e della musica, che ospita un’importante accademia musicale riconosciuta dallo Stato come Centro di Eccellenza Universitario della Musica Popolare.
Qual è il vero nome di Mogol?
Piccola curiosità su Mogol: nato Giulio Rapetti, oggi Mogol è (anche) il suo vero nome. Nel 2006 ha ottenuto, infatti, l’autorizzazione a utilizzare il cognome “Mogol”.
Tutti vogliono incontrare Mogol
Non sorprende che incontrare e conoscere Mogol sia il sogno non nascosto di ogni cantante emergente. Riuscire a fare ascoltare un proprio pezzo a Mogol consente non soltanto di farsi notare, ma soprattutto di ottenere un grande arricchimento e consigli preziosi per migliorare una canzone o lanciare la propria carriera musicale. Del resto, il mercato discografico contemporaneo è un grande talent show, e la qualità del talent la fanno i giudici che lo presiedono. Anche per questo partecipare a JE SO PAZZO Music Festival, il più importante festival e concorso per cantanti e band emergenti, è strategico: proprio il grande Mogol è uno dei maestri delle masterclass previste per chi partecipa al nostro inimitabile concorso per nuovi talenti della musica italiana.