La storia del rap e il rap di successo oggi
Il rap è un genere musicale che ha avuto un enorme impatto sulla cultura popolare nel corso degli ultimi quarant’anni, durante i quali ha subito grandi trasformazioni. Oggi questo genere musicale ibrida anche il pop, ed è frequente che gli artisti inseriscano strofe rap anche all’interno di pezzi più melodici. Originario della città di New York, il rap è diventato uno dei generi musicali più popolari al mondo, influenzando la moda, la lingua, la politica e l’arte. In questo articolo, esploreremo la storia del rap, il suo stato attuale e dove nascono i nuovi protagonisti della scena rap oggi.
Storia del rap
Il rap ha avuto origine nella comunità afroamericana del South Bronx, a New York, negli anni ’70. Inizialmente, il rap consisteva in semplici beat creati con dischi e giradischi, accompagnati da rime parlate sulla vita nelle strade della città. Il rap diventò presto un modo per esprimere la propria creatività e per raccontare storie di vita quotidiana. Uno dei primi gruppi rap a raggiungere un pubblico più ampio furono i Grandmaster Flash and the Furious Five, che hanno prodotto brani come “The Message” nel 1982 e tra i primi ha affrontato temi sociali come la povertà e la violenza nelle strade. Negli anni ’80, il rap divenne un fenomeno culturale e commerciale, raggiungendo un successo internazionale. Negli anni ’90, il rap continuò ad evolversi, con artisti come Tupac, Notorious B.I.G., Wu-Tang Clan, Nas e Jay-Z che hanno cambiato il suono e il messaggio del rap. Fu proprio in questi anni che il rap diventò più esplorativo e si consolidò come genere musicale di denuncia, con artisti che affrontavano temi come la povertà, la discriminazione razziale, la violenza e l’identità.
Il rap oggi
Oggi, il rap è diventato estremamente variegato nelle sue espressioni ed è caratterizzato dalla capacità di ibridarsi con altri generi musicali. Il genere ha abbracciato elementi del rock, l’elettronica e il jazz, creando nuovi stili e suoni unici. Anche il messaggio della musica rap si è ulteriormente esteso e abbraccia ormai una vasta gamma di argomenti, dalla politica alla cultura popolare, alla vita quotidiana, alla religione e alla spiritualità. Resta però prevalentemente un mezzo per affrontare questioni sociali e politiche e se in principio dava voce soprattutto alle rivendicazioni della comunità afroamericana negli Stati Uniti, oggi il rap è capace di raccontare rabbia e speranze di tutte le comunità che lottano per i propri diritti.
Il rap in Italia
In Italia il Rap si afferma intorno al 1990 grazie alla band romana Onda Rossa Posse e, in ambiti più commerciali, grazie a Jovanotti che utilizza il genere in alcune delle sue canzoni. Li seguono gli Almamegretta, Articolo 31, Gemelli Diversi e 99 Posse, solo per citarne alcuni dei più noti.
Il rap, insieme a tutto il movimento Hip Hop, arriva in Italia ad inizio anni Ottanta. In tal senso, un punto di svolta fondamentale fu l’arrivo del primo tour internazionale di Afrika Bambaataa. Il movimento inizia a muovere i primi passi in alcuni luoghi diventati poi culto come “il muretto” in Corsia dei Servi a Milano, la Galleria Colonna a Roma e i marmi del Teatro Regio di Torino.
Inizia così il periodo delle posse. Posse è un termine proveniente dallo slang americano, usato per indicare una banda o un gruppo organizzato (anche di tipo criminale), che è stato adottato dalle formazioni musicali nate all’interno dei centri sociali italiani a cavallo degli anni ’80 e ’90.
Ogni centro sociale occupato ha la sua posse in quegli anni: LHP, Lion Horse Posse, al Leoncavallo a Milano; Isola Posse All Stars all’Isola nel Kantiere di Bologna; 99 Posse all’Officina 99 di Napoli; Onda Rossa Posse a Roma, in Via dei Volsci e al Forte Prenestino, e tante altre.
Il rap inizia, quindi, ad affrancarsi dal mondo dei centri sociali e delle posse: gli Onda Rossa Posse diventano gli Assalti Frontali, da Isola Posse All Stars nascono i Sangue Misto, Speaker Deemo arriva col suo intramontabile (e anche unico) disco Sfida il buio. Nel 1994, Frankie Hi-NRG MC pubblica Verba Manent, il primo album di rap italiano distribuito da una major. Dopo qualche anno, gli Articolo 31 col loro funky rap e la loro ironia conquistano i primi grandi successi commerciali del genere, segno che il rap italiano aveva già subito una prima evoluzione rispetto alle sue origini più strettamente politiche.
Dal mondo underground, da una realtà di nicchia, anche i Club Dogo si sono imposti sulla scena nel 2012 con l’album “Noi siamo il Club”.,
Il loro stile aggressivo e i testi duri sui problemi sociali, come la criminalità e la povertà, hanno attirato l’attenzione del pubblico e dei critici. Negli ultimi anni, il rap italiano ha visto una rapida crescita, con molti artisti emergenti che stanno attirando l’attenzione dei fan e dei critici.
Sulla scena della storia musicale rap nazionale, vanno citati anche i Sangue Misto e i Neffa & i Messaggeri della Dopa. I Sangue Misto erano formati da Deda e DJ Gruff, due MC che provenivano dalle periferie di Bologna e che hanno creato un sound unico, che combinava il rap con la musica jazz e funk. Il loro album di debutto, “SXM”, pubblicato nel 1994, ha avuto un grande successo, grazie ai testi impegnati e alla produzione innovativa. Neffa & i Messaggeri della Dopa erano invece un collettivo di MC e DJ, formato da Neffa, Deda, DJ Lugi, DJ Double S e altri artisti. Il loro sound era più orientato al rap tradizionale, ma con un’attenzione particolare ai testi impegnati, che trattavano temi sociali come la violenza, la povertà e l’emarginazione. Il loro album di debutto, “La Raccolta”, pubblicato nel 1996, ha avuto un grande successo.
Differenze tra rap e trap
La trap è un sottogenere del rap che ha avuto origine nel sud degli Stati Uniti tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila. La trap si caratterizza per un ritmo molto più lento rispetto al rap tradizionale, e le basi musicali sono spesso costruite attorno a un loop ripetitivo di basso e percussioni, accompagnate da suoni sintetizzati. Il termine “trap” deriva dalle “trappole” (trap house), lo slang per identificare le case in cui si spacciava droga nei quartieri poveri degli Stati Uniti, e i testi delle canzoni spesso trattano temi come la violenza, la droga, la povertà e il successo economico.
Rapper di successo
Inevitabilmente, il successo della musica rap e trap passa oggi dai social network e spesso un artista esplode tra il pubblico ancor prima che le case discografiche lo notino. Esistono poi festival musicali che sono veri e propri hub per artisti emergenti, in cui crescere musicalmente, confrontarsi con altri artisti emergenti e grandi maestri, vincere importanti premi musicali e sfruttare un’importante piattaforma di lancio. Tra tutti, Je So Pazzo Music Festival, il talent musicale che dà spazio alla nuova musica italiana e accompagna i nuovi artisti in un percorso di crescita e successo.